28 novembre 2002 h. 15,25

Maria


Il mio cuore immacolato sta soffrendo incredibilmente per tutti voi. I miei figli che mi supplicano, che pregano, che lodano, che credono, quei miei figli faranno parte del mio progetto di salvezza.
I giorni che verranno faranno riflettere tutti voi, figli miei quanto dolore, quanta sofferenza, quante prove, ne vedrete di cose incredibili, i vostri occhi si sbarreranno davanti a tante catastrofi e per me è sofferenza questo parlare. Ma figli miei una mamma ha il dovere di preparare i suoi figli, povera umanità, poveri i miei figli non credenti, chi li consolerà, da chi potranno avere consolazione, voi figli miei che capite la sofferenza del mio cuore aiutatemi, pregate Dio Padre perché sia ancora paziente. Figli miei state abusando della sua pazienza, io prego tanto per voi, ma voi non volete sentire. Il mio Gesù ha dato tanto per voi e voi non pensate nemmeno per un attimo in quelle vostre giornate che corrono così velocemente, tutte nello stesso caotico modo. Fermatevi un attimo, riflettete sulla vostra vita, non siete stati salvati per questo mondo. Figli miei, se sapeste quale sia la bellezza autentica, la gioia vera, allora le vostre giornate si sgranerebbero come rosario. Non potete meritare quel regno se continuerete su questa strada, figli miei davanti ai vostri occhi avete uno spettacolo veramente incredibile eppure ancora non volete riflettere. Non potete certo incolpare altri, ognuno di voi ha nel cuore quello spirito di verità, che ad ognuno di voi aiuta nel discernimento, sappiate valutare ciò che state facendo. Fermatevi un attimo, basta correre, dove vi porteranno le vostre corse, inginocchiatevi davanti alla Croce.
Il mio Gesù vi ha preparato un posto, cercate di meritarlo, in questo modo state dando soltanto dolore a quel mio Figlio che vi ha amato donandovi la vita. Sto cercando figli miei, di illuminare la vostra strada ma se non aprite i vostri occhi come potete veder la luce, io sono con voi, sono la vostra mamma e vi aspetto, ma voi figli cari, non deludetemi ancora, non so più come dirvelo, quel bene che cercate, in questo modo non potete trovarlo. Quel Tabernacolo così vivo in tutte le vostre chiese è più solitario che mai, chi potrà salvarvi in quel grande momento, chi vi darà quell’aiuto che voi bramerete. Figli cari, figli cari ascoltatemi, prendete il rosario, è l’unica arma potente che vi rimane, queste guerre, queste guerre che macchiano la vostra terra, potrete combatterle soltanto con la mia arma. Figli pregate, pregate tanto, quanta tristezza sulla vostra terra, quanta solitudine.