18 gennaio 2003

Gesù


Ho visto il S. Padre come il Buon Pastore Giovanni Paolo II percorrere come una strada tutta in salita e portare sulle sue spalle una pecorella pesantissima. Mi sono chiesta perché una sola pecorella fosse così pesante da procurargli così tanta fatica.
La risposta di Gesù non si è fatta attendere ed è stata chiarissima. “Quella pecorella è l’umanità intera e quel peso quasi insopportabile sono tutti i vostri peccati.”
Grazie Gesù perché stai ancora permettendo tutto questo per la nostra salvezza, dimostrandoci ancora quanto sia grande il tuo amore per ognuno di noi.
Grazie Gesù perché ci stai dando questo Santo Padre sempre pronto a sacrificare la sua stessa vita per tutti noi, suoi figli peccatori. Dona a lui il Tuo Santo Spirito affinchè lo sostenga sempre nel suo difficile cammino e lo santifichi ogni giorno di più per la Tua maggior gloria.


18 gennaio 2003 S. Giovanni Rotondo h.17,45

Gesù


Io sono l’alfa e l’omega, io conosco l’inizio e la fine dei vostri giorni, affidatevi ai vostri angeli custodi li ho mandati tutti a voi e stanno facendo corona, pregano per voi, chiedono grazie per voi, affidate tutte le vostre intenzioni ai vostri angeli, ognuno di loro vi condurrà sulla strada del ritorno.
Figli miei anche oggi copiose grazie ho distribuito a tutti voi ma devo dire le mie sofferenze sono ancora molte. S. Michele è l’angelo che vi proteggerà nell’ultima battaglia, pregatelo con fervore, non sapete quanto sia importante la sua presenza, pregateli sempre e costantemente i vostri angeli custodi, loro vi custodiscono nel giorno e nella notte. Vi benedico figli, se vi manderò ancora delle sofferenze accettatele, i vostri angeli vi aiuteranno a superale, ma voi affidatemi i vostri cuori e ricordate: io sono l’alfa, io sono l’inizio, io Sono.
Vi proteggo, vi amo, vi salverò, perché siete voi il mio più grande capolavoro, i miei angeli vi porteranno tutti a me è il loro compito, affidatevi a loro, abbandonatevi a loro, fidatevi di loro ad ognuno di voi ho dato un angelo. Amateli i vostri angeli, non escludeteli dalle vostre vite, sono importanti per voi. Vi benedico ed aspetto sempre le vostre preghiere, tornerò presto da voi, preparate i vostri cuori i miei doni sono sempre pronti, vi chiedo in cambio piccole cose. Figli miei ecco, sono tutto vostro, vi benedico e vi proteggo perché vi amo. Sono ancora con voi, sarò ancora con voi fino all’omega.


18 gennaio 2003 S. Giovanni Rotondo h.21,30

Gesù - Maria - la Trinità


Figli miei siete in questo momento come degli uccellini con i becchi aperti, state aspettando il cibo quotidiano. Ecco figli miei, eccola la colomba del mio spirito, si posa soavemente su ognuno dei vostri beccucci. I miei uccellini, vi accontentate di così poco, la vostra umiltà la gradisco molto.
Figli miei siete rimasti in pochi  così umili, così speranzosi in quel cibo che arriva a voi veramente dall’alto, le vostre teste sono rivolte all’insù, come gli uccellini. Il mio spirito è su di voi, sta volando come una colomba da un punto all’altro di questo mio cenacolo, vi inonderò col mio spirito di amore, di gioia, di speranza, di fratellanza, di amicizia.
Io sono lo spirito di amicizia non deludo mai i miei amici. Figli miei invocatelo spesso questo amico così silenzioso, soltanto se siete pronti ad aprirmi i vostri cuori io entrerò con il mio spirito; figli cari solamente se voi mi accetterete entrerò in tutti voi. Vi ho riuniti perché vi amo di quell’amore puro e sincero, voglio donarlo a tutti voi. Figli miei la vera gioia la troverete soltanto in quell’amore, in quella infinitesima parte di pane e di vino che ogni giorno trovate sulla vostra mensa. Eccolo l’Agnello, eccolo l’Agnello di Dio “Gesù, Gesù, Gesù.” Figli miei in questo consiste il vero amore; eccolo è qui sulla croce, il mio sangue sta inondando e scaldando tutti i vostri cuori, questo è l’amore che continuo a donarvi. In questo unico mio figlio che ho amato da sempre più della stessa mia vita.
“Oh! Mammina, siamo qua. Vogliamo asciugare le tue lacrime, permettilo a tutti noi, lo sappiamo siamo indegni, ci riconosciamo per quello che siamo peccatori, oh! Gesù perdonaci non vogliamo che tu soffra così”.
“Oh! Figli quella spada sta trapassando il mio cuore, aiutatemi voglio che capiate quello che sta succedendo su questo altare, la vostra mamma sta soffrendo immensamente ma voi figli miei mi consolate; quel mio Giovanni, in mezzo a voi, mi da tanta tenerezza. Oh! Figlio sto parlando con te sei così tenero e io ti amo tanto, hai preso il posto del mio Giovanni, è tutto tuo, sei quel figlio degno, umile. Figlio mio, eccolo il tuo Gesù, è quel pane e quel vino nelle tue mani che ogni giorno si rinnova, tu sai quanto è grande l’amore di mio figlio, si dona a te ogni giorno. Figlio mio quanto ti amiamo, quanto ti amiamo.
O figli miei, quello spirito che è sceso su questo cenacolo è il Padre, è il Figlio, è Maria. E’ lei l’unica persona degna, che fa parte di questa mia Trinità. Siamo qua in mezzo a voi, il mio altare figli, è al completo, ci stiamo donando a voi. Queste sofferenze che ho messo nei vostri cuori sono soltanto le spine più piccole che ornano la corona. E’ un dono d’amore che ho fatto ad ognuno di voi; vi benedico figli miei in modo solenne in nome della S.S. Trinità. Figlio mio alza la tua mano con tutti noi, vi benediciamo: nel nome del Padre che è amore, nel nome del Figlio che è sacrificio, nel nome dello Spirito Santo che aliterà in fondo al vostro animo, vi sta dando una nuova vita. Figli, vi ho rigenerato, ora potete andare, vi indicherò le strade. Amen. Amen. Amen.

 

Il “mio Giovanni” si riferisce a don Michele.