11 maggio 2009

Il tuo Signore


Cristo, il Figlio di Dio, si incarnò, morì, risuscitò per volere del Padre. Si umiliò, si spogliò, subì, per amore dell’uomo. Il Padre lo coronò di gloria nei secoli dei secoli, il Figlio prediletto abdicò alla Sua Maestà per rivestirsi di quella umanità sconsacrata e abiurata dopo il peccato di Adamo perdizione di tutta la sua specie. Non sapeva l’uomo che la disobbedienza è rivoltarsi al Volere di Dio, pieno di orgoglio e di superbia quale è, accecato dall’ira per la deità retratta, si ribella al suo Creatore in modo indegno e amorale.
Si rifiutò l’uomo di ieri come quello di oggi all’Amore infinito di Dio. Uomo non giudicare, il giudizio è di Dio, di Dio soltanto, non ripeterti nello stesso errore ma impara dall’esperienza, duemila anni non lasciarli passare invano, la presenza di Dio non si annulla né con il potere, né con il volere, né con il desiderare sfrenato.
Uomo, ricordati, tutto ciò che hai è Mio, te lo ho donato nell’amore, te lo lascio per amore, te lo tolgo nel doloroso giudizio che tu stesso riconoscerai davanti alla mia Potestà.
Uomo pentiti prima che sia troppo tardi, non addossarmi le tue colpe ma rigenerati nel Mio Amore e piangi nel pentimento delle tue colpe verso di Me, nel Mio Figlio Unigenito e del Mio Santo Spirito. Non esaltarti poiché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato questa è e sarà per sempre la legge di Dio.
Uomo ritorna in te, non impazzire completamente, non avresti più scampo, confessati al tuo Dio, solo Lui potrà salvarti dalla tragedia del tuo operare sbagliato, follemente sbagliato, umanamente sbagliato. Torna a Dio, metti nelle Mie mani il tuo potere e tutto ritornerà al giusto posto.
Perché, uomo, non vuoi capire, perché ti ostini nel tuo errare, perché perseveri in questo piano diabolico, non capisci che stai perdendo la tua dignità, la tua libertà, il tuo senno?
Uomo, prima che si faccia troppo tardi per te, ti esorto per quel pizzico di somiglianza che ancora ti differenzia “dall’animale”, converti il tuo cuore, ricerca il mio amore, la Giusta Via che hai smarrito, allora ti mostrerò restituendoti la mia amicizia, la mia somiglianza, il mio amore.
La tua cecità non diventi rifiuto del tuo Creatore poiché la tua vita finirebbe nel buio eterno.
Ricorda: come giudichi, nello stesso modo sarai giudicato e ora aggiungo: come ami sarai amato perché solo dando si riceve, solo perdonando sarai perdonato.
Entra nella vita eterna, rinuncia a satana, abbandona la schiavitù del peccato e sarai di nuovo libero e Io mi curerò di te, della mia creatura tanto amata e desiderata.
Il tuo Signore Re di gloria e
di Giustizia Divina.