06 aprile 2011

Il Padre del Figlio Crocifisso


Figlia mia oggi non ti stupirai, voglio parlare con voi della sofferenza.
La mia sofferenza per i peccati del mondo e per tutte le opere che si compiono ogni giorno pensando soltanto al proprio io, egocentrismo diabolico a tutti gli effetti. Come potete non capire quanto possano esser nocivi certi vostri comportamenti, prima di tutto per voi stessi e poi per i vostri fratelli.
La risposta che usate darvi è sempre la solita: ma io non uccido, non rubo e faccio la carità, dunque non offendo e non faccio del male a nessuno.
 Figli miei carissimi, guardatemi su quella croce, perché tanta sofferenza ho dovuto patire e patisco ancora oggi; non capite che ad ogni vostra offesa al fratello Io sono in lui e soffro? E tutte le vostre mancanze di carità ad iniziare dal mattino appena vi alzate? Pensate forse ai bisogni altrui? No, il primo pensiero è sempre per voi; il mangiare, il vestire, l’organizzare la giornata pensando al lavoro e poi dove mi collocate? Il vostro pensiero difficilmente è rivolto al vostro Dio che illumina la vostra giornata e vi permette di viverla non secondo i vostri meriti, ma soltanto per l’amore che mi lega a voi.
Questa mancanza a Gesù, al Padre, allo Spirito Santo come volete chiamarla? Tutte le volte che mi collocate all’ultimo posto nei vostri cuori è per Me un grandissima sofferenza. Questo è il primo comandamento che vi ho dato: amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la mente con tutto te stesso.
 Siete certi di non peccare di fronte a tanto Amore? Si figli miei questa per Me è la sofferenza più grande, il non amore da parte vostra.
La Pasqua si avvicina, volete celebrarla con Me? Offritemi i vostri cuori, datemi quell’amore che desidero, datemi le vostre sofferenze, unitele a quelle del vostro Gesù tanto da capire, almeno in minima parte, quanto sia difficile amare senza avere nulla in cambio.
Vi chiedo, figli miei carissimi, in questi giorni che vi separano dalla Resurrezione di vivere nella sofferenza del cuore il disamore che regna nei vostri cuori, convertitevi, perdonate, amate e sarete salvi, nella mia resurrezione vi dono la vita.

Il Padre del Figlio Crocifisso.

Signore illumina sempre la nostra cecità. (Si lavò e tornò che ci vedeva Gv.9,1-41).
Si, nella mia cecità non avevo capito il perchè di quel messaggio di gioia in periodo quaresimale, ma nella tua infinita sapienza e bontà hai voluto aprirmi gli occhi subito dopo. Infatti nella domenica successiva al messaggio, il sacerdote celebrante indossava la casula di colore rosa, la quale stava ad indicare come, in quella domenica, tutta la Chiesa gioiva nell’attesa della S. Pasqua.
Grazie Signore per la tua conferma.