30 agosto 2013

Maria Madre dell'umanità sofferente


Figli miei carissimi, i peccati di gola si pagano. Tanti bambini stanno letteralmente morendo di fame e nei vostri paesi, ove regna l'abbondanza, abbondano anche tanti sprechi. Ricordate figli che il vostro Dio ha creato il cielo e la terra ed ha diviso tutti i suoi beni affinché ognuno dei suoi figli ne potesse godere.
Purtroppo non è così, l'uomo ingordo si ammala per il troppo cibo ed i miei bambini di quel mondo che voi chiamate “terzo” muoiono per colpa di questi fratelli che mangiano troppo abbondantemente.
Figlioli, siate più parchi nell'alimentarvi e vedrete che il cibo che il buon Dio vi dona, basterà a saziare tutta l'umanità.
Vorrei farvi capire quanto poco sia importante il cibo materiale, tanti santi hanno vissuto cibandosi di solo pane ed acqua eppure non sono morti di fame. Ecco allora che il loro cibo, quello che sazia veramente, non è mai mancato sulla loro mensa ed era più buono e più nutriente della vostra alimentazione.
Figlioli, vi sto parlando del vero cibo che sazia e della vera bevanda che disseta, il pane del cielo e il vino dell'Alleanza non fatelo mancare mai dalla vostra “dieta”.
Il cibo spirituale è quello che non solo sazia ma mantiene in equilibrio corpo e spirito. Quel Gesù che trovate nel cibo spirituale vi farà intendere che non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni opera di amore verso i suoi simili.
Figlioli, oggi desidero che meditiate su queste mie parole, non abbuffatevi di quel cibo che rende indigesti, ma sfamatevi del Corpo e Sangue del Mio Figlio che ha dato la vita per la vostra salvezza.
Beatevi davanti all'Eucarestia, ringraziate per quel cibo che inonda la vostra vita di gioia e di amore tanto da desiderare la condivisione con i fratelli che stanno morendo di fame. Pregate e digiunate, offrite sacrifici affinché anche i miei bambini che muoiono di fame, possano sfamarsi a sazietà e benedire il buon Dio per il dono del pane.
Vi benedico figli dell'abbondanza condividete e sarete più sazi anche nel corpo.

Maria Madre dell'umanità sofferente.